Sunday, October 16, 2016

Hands in Poems: Alda Merini (III)


Lirica antica


Caro, dammi paroli di fiducia
per te, mio uomo, l'unico che amassi
in lunghi anni di stupido terrore,
fa che le mani m'escano dal buio
incantesimo amaro che non frutta...
Sono gioeilli, vedi, le mie mani,
sono un linguaggio per l'amore vivo
ma una fosca catena le ha ben chiuse
ben legate ad un ceppo. Amore mio
ho sognato di te come si sogna
della rosa e del vento,
sei purissimo, vivo, un equilibrio
astrale, ma io sono nella notte
e non posso ospitarti. Io vorrei
che tu gustassi i pascoli che in dono
ho sortiti di Dio, ma la paura
mi trattiene nemica; oso parole,
solamente parole e se tu ascolti 
fiducioso il mio canto, veramente
so che ti esalterai delle mie pene.



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